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- The Big Express est le septième album du groupe XTC, sorti en octobre 1984. (fr)
- The Big Express is the seventh studio album by English rock band XTC, released on 15 October 1984 by Virgin Records. It is an autobiographical concept album inspired by the band's hometown of Swindon and its railway system, the Swindon Works. In comparison to its predecessor Mummer (1983), which had a modest, pastoral approach to production, the album features a bright, uptempo sound marked by studio experimentation and denser arrangements, setting a template that they further developed on subsequent albums. XTC produced the album with Crescent Studios owner David Lord on a budget exceeding £75,000 (equivalent to £260,000 in 2021). Like Mummer, the Glitter Band's Pete Phipps was hired as a session drummer for the band. They continued extending their use of exotic colors, incorporating instruments such as LinnDrum, euphonium, and E-mu Emulator for the first time in their work. Much of the album showcased the band's psychedelic influences through its reliance on Mellotron, a tape-based sampling keyboard popular in the 1960s and 1970s, and effects such as reverse echo and phasing. The title refers to express trains and artistic expression. Lead single "All You Pretty Girls" peaked at number 55 on the UK Singles Chart and its music video cost £33,000 to produce. The Big Express received little critical notice and sold fewer copies than Mummer. It reached number 38 on the UK Albums Chart and number 178 on the US Billboard 200. Some critics suggested that its music suffered from overproduction and a lack of dynamics. In later years, the record has been described as "hugely influential". Japanese rock band Seagull Screaming Kiss Her Kiss Her derived their name from the album track of similar title. (en)
- 『ザ・ビッグ・エキスプレス』 (原題: The Big Express)は、1984年にヴァージン・レーベルからリリースされた XTCの7枚目のアルバム。レコーディングは1984年春にバースのクレセント・スタジオ (Crescent Studios)で行われた。 (ja)
- The Big Express è il settimo album in studio del gruppo rock britannico degli XTC, pubblicato il 15 ottobre 1984 dalla Virgin Records. È un concept album autobiografico ispirato alla città natale della band, Swindon, e al suo sistema ferroviario, gli Swindon Works. Rispetto al suo predecessore Mummer (1983), che aveva un approccio produttivo piuttosto modesto con testi e musiche pastorali e bucolici, l'album presenta un suono più brillante ed energico caratterizzato da una capillare sperimentazione in studio e arrangiamenti più densi, creando un modello che avrebbero sviluppato negli album successivi. Gli XTC produssero l'album insieme al proprietario dei David Lord con un budget superiore a 75.000 sterline (la cifra equivalente, rivalutata nel 2018 è di 240.000 sterline). Come nel caso di Mummer, Pete Phipps della è stato assunto come batterista per la band durante le session di registrazione, avvenute durante la primavera del 1984. Hanno continuato ad estendere il loro utilizzo di colori esotici, incorporando strumenti come il LinnDrum, l'eufonio e l'E-mu Emulator per la prima volta nella realizzazione di un loro lavoro. Gran parte dell'album mise in mostra le influenze della band dal rock psichedelico grazie alla sua dipendenza dal Mellotron, una tastiera di campionamento basata sul nastro magnetico, popolare negli anni '60 e '70, ed effetti come il e il . Il titolo venne scelto per il suo doppio significato riguardante il treno espresso e l'espressione artistica. Il singolo principale, ha raggiunto il numero 55 nelle classifiche di vendita britanniche e il suo video musicale è costato 33.000 sterline per la produzione. The Big Express godette di poche recensioni critiche e ha venduto meno copie di Mummer. Raggiunse il numero 38 nella classifica degli album del Regno Unito e il numero 178 (su 200 posizioni complessive) nella classifica statunitense di Billboard. Alcuni critici contemporanei rilevarono che la sua musica soffriva di eccesso negli arrangiamenti e nella produzione e di una certa mancanza di effetti dinamici. Negli anni successivi, il disco venne rivalutato e descritto come «estremamente influente», un punto di svolta importante nella storia del gruppo dopo il relativo insuccesso dell'album precedente. La rock band giapponese ha preso il nome dalla . (it)
- The Big Express är ett musikalbum av XTC lanserat 1984 på skivbolaget Virgin Records. "Wake Up", "All You Pretty Girls" och "This World Over" släpptes som albumets singlar, men ingen blev någon större framgång även om "All You Pretty Girls" nådde plats 55 på brittiska singellistan. Ursprungligen gavs albumet ut med ett helt runt skivomslag föreställande ett ånglokshjul. Senare utgåvor gavs ut med ett vanligt omslag. (sv)
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- The Big Express est le septième album du groupe XTC, sorti en octobre 1984. (fr)
- 『ザ・ビッグ・エキスプレス』 (原題: The Big Express)は、1984年にヴァージン・レーベルからリリースされた XTCの7枚目のアルバム。レコーディングは1984年春にバースのクレセント・スタジオ (Crescent Studios)で行われた。 (ja)
- The Big Express är ett musikalbum av XTC lanserat 1984 på skivbolaget Virgin Records. "Wake Up", "All You Pretty Girls" och "This World Over" släpptes som albumets singlar, men ingen blev någon större framgång även om "All You Pretty Girls" nådde plats 55 på brittiska singellistan. Ursprungligen gavs albumet ut med ett helt runt skivomslag föreställande ett ånglokshjul. Senare utgåvor gavs ut med ett vanligt omslag. (sv)
- The Big Express is the seventh studio album by English rock band XTC, released on 15 October 1984 by Virgin Records. It is an autobiographical concept album inspired by the band's hometown of Swindon and its railway system, the Swindon Works. In comparison to its predecessor Mummer (1983), which had a modest, pastoral approach to production, the album features a bright, uptempo sound marked by studio experimentation and denser arrangements, setting a template that they further developed on subsequent albums. (en)
- The Big Express è il settimo album in studio del gruppo rock britannico degli XTC, pubblicato il 15 ottobre 1984 dalla Virgin Records. È un concept album autobiografico ispirato alla città natale della band, Swindon, e al suo sistema ferroviario, gli Swindon Works. Rispetto al suo predecessore Mummer (1983), che aveva un approccio produttivo piuttosto modesto con testi e musiche pastorali e bucolici, l'album presenta un suono più brillante ed energico caratterizzato da una capillare sperimentazione in studio e arrangiamenti più densi, creando un modello che avrebbero sviluppato negli album successivi. (it)
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