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Shahen or Shahin (Middle Persian: Shāhēn Vahūmanzādagān, in Greek sources: Σαὴν; died ca. 626) was a senior Sasanian general (spahbed) during the reign of Khosrow II (590–628). He was a member of the House of Spandiyadh.

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  • Schahin (Sahen, das heißt „Falke“; † 626) war ein spätantiker persischer Spahbod (General). (de)
  • Shahin ( perse : Shāhēn Vahūmanzādagān, probablement mort en 626) est un général sassanide sous le règne de Khosro II (590-628). Il est notamment fortement impliqué dans la guerre perso-byzantine de 602-628. (fr)
  • Shahen o Shahin (en persa medio, Shāhēn Vahūmanzādagān, en fuentes griegas, Σαὴν; ?-c. 626) fue un destacado general sasánida (spahbod) durante el reinado de Cosroes II (590-628). Fue miembro de la Casa de Spandiyadh.​ (es)
  • Shahen or Shahin (Middle Persian: Shāhēn Vahūmanzādagān, in Greek sources: Σαὴν; died ca. 626) was a senior Sasanian general (spahbed) during the reign of Khosrow II (590–628). He was a member of the House of Spandiyadh. (en)
  • Shahin (o Šahin) (VII secolo – VII secolo) è stato un generale persiano. Combatté nella guerra romano-persiana del 602-628, nel corso della quale i Sasanidi occuparono Siria, Palestina, Egitto e Mesopotamia, minacciando la stessa Costantinopoli. Nel 615 Sahrbaraz devastò con il suo esercito l'Anatolia avanzando fino a Calcedone, a poche miglia da Costantinopoli. Eraclio, l'Imperatore d'Oriente, si recò da lui e gli offrì la pace. Shahin disse che se voleva la pace doveva inviare un'ambasciata dallo scià di Persia Cosroe II, che forse gliela avrebbe concessa. Ma quando l'ambasciata bizantina si recò da Cosroe il sovrano sasanide si adirò moltissimo, dicendo loro che avrebbe concesso la pace ai Bizantini solo quando gli sarebbe stato portato ai suoi piedi Eraclio incatenato e convertito allo Zoroastrismo. Cosroe II fece uccidere gli ambasciatori bizantini. Secondo Gibbon, Cosroe punì anche Shahin per avergli inviato l'ambasciata ordinando che venisse scuoiato vivo, tuttavia questo è evidentemente un errore dato che Shahin combatté contro i Bizantini fino al 626 quindi non può essere stato scuoiato vivo. Nel 625 Shahin fu il comandante di uno dei tre eserciti persiani che vennero mandati per tentare di fermare la vittoriosa avanzata di Eraclio; Eraclio tentò di impedire la loro fusione in un unico esercito, attaccandoli nella primavera del 625, ma non riuscì a impedire che quelli di Shahvaraz e di Shahrblaganaz si ricongiungessero; i due generali commisero però l'errore di attaccare Eraclio e il suo esercito senza attendere l'arrivo di Shahin e vennero sconfitti in battaglia a Tigranocerta, dove Shahrblaganaz trovò la morte; infine Eraclio affrontò anche l'esercito di Shahin, sconfiggendo anch'esso. Cosroe II comunque non si diede per vinto e rispose alla controffensiva di Eraclio stringendo un'alleanza con gli Avari e formando tre grossi eserciti: il primo di 50.000 uomini, soprannominati le lance d'oro, fu mandato contro Eraclio e le sue truppe; il secondo aveva l'incarico di prevenire il ricongiungimento tra l'esercito di Eraclio e quello del fratello Teodoro, e il terzo aveva l'incarico di assediare, insieme agli Avari, Costantinopoli. Tutti a questo punto si aspettavano che Eraclio sarebbe accorso in difesa della sua capitale, ma Eraclio fece l'esatto contrario. Inviò Teodoro ad affrontare l'esercito di Shahin, che aveva invaso la Mesopotamia mentre egli stesso (che aveva intenzione di stringere un'alleanza con i Cazari), con il grosso dell'esercito, si diresse in Lazica per incontrare il khan dei Cazari, inviando solo 12.000 uomini in difesa della capitale. Alla fine la sua strategia risultò vincitrice. Infatti l'assedio della capitale bizantina, avvenuto nel 626, fallì grazie all'inespugnabilità delle Mura Teodosiane e a 12.000 cavalieri inviati da Eraclio per difendere la città; Teodoro (Eraclio secondo lo storico Howard-Johnston) inoltre sconfisse, grazie a una provvidenziale tempesta di grandine che cadde solo sui soldati sasanidi, l'esercito di Shahin che, nella disperazione per la sconfitta, si suicidò. (it)
  • Saíno (em latim: Sainus), Saim (em persa: شاهین; romaniz.: Šāhīn; em grego: Σάϊν; romaniz.: Sáïn), Saém (em grego: Σαην; em persa médio: Šāhēn), Saes (em grego: Σάης; romaniz.: Sáes) ou Saíto (em grego: Σάϊτος; m. 626), também chamado pelo patronímico Babemanzadago (em grego: Βαβμανζαδαγω; romaniz.: Babmanzadago; em persa médio: Vahūmanzādagān , lit. "filho de Bamanzadaque"), era um general sênior do Império Sassânida (aspabedes) durante o reinado do xainxá Cosroes II (r. 590–628). (pt)
  • Шахин (перс. شاهین‎, Шау-хин, по персидски «Сапсан»; в греческих источниках: Σαὴν; ум. около 626 года) был старшим Сасанидским полководцем в правление Хосрова II Парвиза (590—628). Шахин был родом из Дома Сурены по отцу и (как парфянин) из Дома Карин-Пахлевидов по матери. После того как вспыхнула Ирано-византийская война (602—628), Шахин командовал силами, вторгавшимися в Восточные ромейские провинции в Закавказье. Выиграл битву с при Феодосиополе в 607/608 году. Продолжая вытеснение ромейских сил из региона, в 611 году Шахин повёл наступление на Анатолию, захватив Кесарию Мазаку, но был вытеснен ромейской контр-атакой под командованием императора Ираклия I летом 612 года и войска были вынуждены отойти в Армению. В 613 году ромейское наступление развернулось в Сирии, но объединённые персидские армии Шахина и Шахрвараза нанесли сокрушительное поражение Ираклию близ Антиохии и ещё раз возле Киликийских ворот. В результате в 614 году Шахин получил возможность проводить военные операции повсюду от Анатолии до Халкидона на побережье Босфора напротив Константинополя. (ru)
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  • Byzantine–Sasanian War of 602–628 *Battle of Theodosiopolis *Invasion of Anatolia *Siege of Caesarea *Battle of Antioch (613) *Battle of the Cilician Gates *Shahin's invasion of Asia Minor (615) *Herclius counter-attack in 622 (en)
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  • Schahin (Sahen, das heißt „Falke“; † 626) war ein spätantiker persischer Spahbod (General). (de)
  • Shahin ( perse : Shāhēn Vahūmanzādagān, probablement mort en 626) est un général sassanide sous le règne de Khosro II (590-628). Il est notamment fortement impliqué dans la guerre perso-byzantine de 602-628. (fr)
  • Shahen o Shahin (en persa medio, Shāhēn Vahūmanzādagān, en fuentes griegas, Σαὴν; ?-c. 626) fue un destacado general sasánida (spahbod) durante el reinado de Cosroes II (590-628). Fue miembro de la Casa de Spandiyadh.​ (es)
  • Shahen or Shahin (Middle Persian: Shāhēn Vahūmanzādagān, in Greek sources: Σαὴν; died ca. 626) was a senior Sasanian general (spahbed) during the reign of Khosrow II (590–628). He was a member of the House of Spandiyadh. (en)
  • Saíno (em latim: Sainus), Saim (em persa: شاهین; romaniz.: Šāhīn; em grego: Σάϊν; romaniz.: Sáïn), Saém (em grego: Σαην; em persa médio: Šāhēn), Saes (em grego: Σάης; romaniz.: Sáes) ou Saíto (em grego: Σάϊτος; m. 626), também chamado pelo patronímico Babemanzadago (em grego: Βαβμανζαδαγω; romaniz.: Babmanzadago; em persa médio: Vahūmanzādagān , lit. "filho de Bamanzadaque"), era um general sênior do Império Sassânida (aspabedes) durante o reinado do xainxá Cosroes II (r. 590–628). (pt)
  • Shahin (o Šahin) (VII secolo – VII secolo) è stato un generale persiano. Combatté nella guerra romano-persiana del 602-628, nel corso della quale i Sasanidi occuparono Siria, Palestina, Egitto e Mesopotamia, minacciando la stessa Costantinopoli. Nel 615 Sahrbaraz devastò con il suo esercito l'Anatolia avanzando fino a Calcedone, a poche miglia da Costantinopoli. Eraclio, l'Imperatore d'Oriente, si recò da lui e gli offrì la pace. Shahin disse che se voleva la pace doveva inviare un'ambasciata dallo scià di Persia Cosroe II, che forse gliela avrebbe concessa. Ma quando l'ambasciata bizantina si recò da Cosroe il sovrano sasanide si adirò moltissimo, dicendo loro che avrebbe concesso la pace ai Bizantini solo quando gli sarebbe stato portato ai suoi piedi Eraclio incatenato e convertito allo (it)
  • Шахин (перс. شاهین‎, Шау-хин, по персидски «Сапсан»; в греческих источниках: Σαὴν; ум. около 626 года) был старшим Сасанидским полководцем в правление Хосрова II Парвиза (590—628). Шахин был родом из Дома Сурены по отцу и (как парфянин) из Дома Карин-Пахлевидов по матери. (ru)
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  • Schahin (de)
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