About: Politeia

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Politeia (πολιτεία) is an ancient Greek word used in Greek political thought, especially that of Plato and Aristotle. Derived from the word polis ("city-state"), it has a range of meanings from "the rights of citizens" to a "form of government".

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  • Die Politie (altgriechisch πολιτεία politeía) ist laut Aristoteles die Bezeichnung für ein Gemeinwesen, das von den Vernünftigen bzw. Besonnenen seiner Mitglieder gelenkt und geleitet wird. In Aristoteles’ Politik gehört die Politie zu den guten Herrschaftsformen, sie ist die legitime Mehrheitsherrschaft. Nach der ersten Staatsformenlehre in der Politik des Aristoteles (Arist. Pol. III 6 ff.) ist sie eine der drei guten Verfassungen. Als Kontrast zur Politie steht die nach ihm schlechte Demokratie. In der zweiten Staatsformenlehre (die auf empirischen Beobachtungen beruht: Arist. Pol. IV und VI) ist die Politie eine Mischverfassung zwischen der Oligarchie und der Demokratie, wobei die Beamten gewählt werden sollen (und nicht gelost, wie in der Demokratie Athens), aber keine oder nur eine geringe Schranke für die Zulassung der Wahlbeteiligten existieren soll (dies wiederum an der Demokratie angelehnt). Weitergehend beschrieben ist die Politie in Literatur zu Aristoteles’ Politik. (de)
  • Η πολιτεία είναι όρος της πολιτικής επιστήμης και φιλοσοφίας ο οποίος αρχικά εμφανίστηκε στην αρχαία Ελλάδα, και εξετάστηκε ιδιαίτερα μέσω των έργων του Πλάτωνα και του Αριστοτέλη κατά τον 4ο αιώνα π.Χ., και μετέπειτα από τους Ρωμαίους ξεκινώντας με τον Κικέρωνα τον 1ο αιώνα π.Χ.. Δεν υπάρχει καθολικά αποδεκτός ορισμός ο οποίος να περιορίζει τη χρήση της λέξης σε μια μόνο κοινή έννοια, και μπορεί να αναφέρεται σε διάφορα θέματα, από τα δικαιώματα του πολίτη ενός κράτους, το σύνολο της κοινωνίας των πολιτών, έως και τη μορφή διακυβέρνησης. (el)
  • Politeía (en griego antiguo, Πολιτεία) es un término griego antiguo sin traducción clara en español. Según Laura Sancho «es un concepto griego intraducible».​ Aunque según esta historiadora es incorrecto, opta por traducirlo por el término «constitución», significado próximo al dado por Aristóteles, quien se había ocupado de las instituciones políticas y de cómo los grupos sociales se distribuían la participación en ellas según fuera la forma de constitución.​ Para Manuela García Valdés, la noción aristotélica de politeía es el régimen que implica el gobierno de las clases medias bajo una constitución y de acuerdo a la ley.​ Para Mogens Hansen, Aristóteles la define en dos pasajes de su Política como la estructura de los órganos de gobierno de la polis, entendida como una forma de gobierno constituida por el «populus» (pueblo) que busca el bien común, a diferencia de la democracia de Atenas (1278b810 y 1289a15).​ Según Hansen, no es la suma de las leyes que rigen un Estado, sino el conjunto de su estructura política.​ Y añade que, en sentido estricto, designa lo que unía a los ciudadanos entre ellos dentro de una sociedad, es decir: las instituciones políticas del Estado.​ Para Raoul Lonis, la palabra politeía tiene dos sentidos principales: * régimen, constitución, organización política; y * derecho de ciudad, ciudadanía y a veces prerrogativas políticas. En el primer sentido, comprende a la vez las instituciones y una cierta forma de concebir su funcionamiento, de desarrollar un sistema de gobierno en la polis.​ También para Hansen existe ese segundo sentido en algunos contextos, en los que significa los derechos de los ciudadanos,​ la actividad política de un ciudadano en particular,​ o el cuerpo de ciudadanos en su totalidad.​​ Sin embargo, políteuma (πολίτευμα)​ es usado en diferentes contextos para 'régimen', 'constitución' y 'organización política', en vez de politeía. En la Biblia, politeía sugiere más bien el ejercicio de los derechos de ciudadanía.​ (es)
  • Politeia (πολιτεία) is an ancient Greek word used in Greek political thought, especially that of Plato and Aristotle. Derived from the word polis ("city-state"), it has a range of meanings from "the rights of citizens" to a "form of government". (en)
  • La politie (du grec ancien : πολιτεία / politeia, « régime politique, gouvernement ») est un concept de philosophie politique qui désigne le régime politique, la forme de gouvernement. Si chez Platon, dans la République, la politeia désigne le régime politique en tant que tel dans le cadre d'une Cité-État, le sens du concept glisse avec le temps. Ainsi, chez Aristote, dans la Politique, la politeia est le nom donné au gouvernement mixte qui mélange des aspects de l'oligarchie et de la démocratie. (fr)
  • Politeia (πολιτεία) è un termine proveniente dal greco antico che generalmente viene tradotto in italiano con «costituzione», ma che ha in realtà un significato ben più ampio e complesso: un'unica parola che ricomprende i concetti di forma di stato e forma di governo, intese come forme di distribuzione del potere e modalità di accesso alle cariche politiche. Per i greci, esso indica al tempo stesso il regime politico, il corpo civico e il diritto di cittadinanza, nozioni strettamente interconnesse: cittadino (polítēs) è colui che partecipa alla politéia (come osserva Aristotele nella Politica), "il cittadino in senso assoluto non è definito da altro che dalla partecipazione alle funzioni di governo e alle cariche pubbliche"; il tipo di ordinamento politico si definisce in rapporto al numero e alla qualità di coloro che sono cittadini di pieno diritto; il nome dello stato coincide con quello dei cittadini (hoì Athēnaîoi indica lo stato ateniese). Con il passare degli anni la politeia assunse, all'interno della polis, una sempre maggiore importanza: nel IV secolo a.C. Isocrate la definì come "anima della città" (psychè poleos), che ha nei confronti dei cittadini "la stessa forza che ha l'intelletto sul corpo. Governa su tutto, preserva i beni, evita gli insuccessi: da essa dipende tutto ciò che accade nella città" . La sovrapponibilità di queste tre nozioni perdura in epoca arcaica e classica anche in situazioni molto diverse; mentre nelle democrazie il corpo politico è esteso e non vi sono limitazioni all'esercizio dei diritti politici più elementari, nelle oligarchie il corpo civico è limitato, in genere in base a criteri censitari; l'originario principio aristocratico fa invece riferimento alla nascita o all'attività esercitata: a quest'ultimo sistema di valori può essere riferita la distinzione di Aristotele tra i cittadini «completi» e coloro che, essendo pur sempre cittadini, non possiedono la politikē aretē, ossia i lavoratori manuali, come gli artigiani o operai, bánausoi, e i teti. Il diritto di cittadinanza si acquisisce, per nascita, al raggiungimento della maggiore età; ad Atene, dal 451 a.C., in base a una legge di Pericle, viene considerato cittadino ateniese (iscritto nella fratria a 3 anni e nel registro del demo a 18) soltanto chi abbia entrambi i genitori ateniesi; se uno dei genitori non è ateniese, il figlio viene annoverato tra i meteci. La cittadinanza può essere acquisita anche per naturalizzazione (gli ateniesi l'accordavano piuttosto a gruppi che alle singole persone, come nel caso dei plateesi rifugiatisi ad Atene nel 427 a.C.); altri fattori che concorrono a definire la cittadinanza sono il sesso e la condizione di liberi: le donne e gli schiavi sono esclusi da tale diritto. A Sparta il diritto di cittadinanza spettava ai soli spartiati, anche se esistevano categorie, come i neodamodi e gli , che si avvicinavano alla posizione giuridica dei cittadini. Le nozioni di cittadinanza, corpo civico e ordinamento politico giungono a confondersi nella riflessione dei teorici del secolo IV a.C., quando, in concomitanza con il declino della pólis e la crisi del rapporto tra «pubblico» e «privato», la 'politéia diviene oggetto di analisi e riflessione teorica mentre si diffonde la sfiducia nella partecipazione diretta alla vita della comunità politica. Platone (nella Repubblica, titolo originale Politéia) costruisce a partire dal proprio modello di stato ideale una tipologia di forme di governo intese come evoluzioni e degenerazioni di esso, a cominciare dall'aristocrazia sino agli estremi costituiti dalla democrazia e dalla tirannide; tali degenerazioni implicano l'arbitrio di individui, o gruppi, o classi rispetto allo stato. In Aristotele la teorizzazione delle varie forme di governo, a partire dall'analisi dei meccanismi di funzionamento di molte città storicamente esistenti, è posta in relazione al fine dello stato (ossia la pólis, realizzazione più compiuta e perfetta di ogni comunità umana), che non è per lui la realizzazione del Bene assoluto bensì l'assicurazione delle condizioni che permettano il "vivere bene" (Politica); politeía diviene sinonimo di forma retta di governo, in cui governa la maggioranza ma sono sovrane le leggi. (it)
  • Politeia (Oudgrieks πολιτεία), afgeleid van polis, betekent zoveel als staatsregeling. Deze verschilde van polis tot polis en de definitie van polites (Oudgrieks πολίτης) konden dan ook veel verschillen. Aristoteles geeft ons een strikte definitie van polites: πολίτης δ' ἁπλῶς οὐδενὶ τῶν ἄλλων ὁρίζεται μᾶλλον ἢ τῷ μετέχειν κρίσεως καὶ ἀρχῆς.Een burger is niet anders te definiëren dan als iemand die deelneemt aan de rechtspraak en in het bestuur. Hij onderscheidde ook twee soorten wetgeving bij Solon: politeia (πολιτεία: "staatsregeling") en nomoi (νόμοι: wetten) (het hoeft gezegd te worden dat dit een louter theoretische indeling was en niet door Solon bedacht). (nl)
  • Politeia, grekiskt ord med den ungefärliga betydelsen "statsförfattning". Hos Aristoteles kan termen avse dels namnet på det verk om politik som på svenska vanligen kallas Politiken, men också en av de tre "goda" statsförfattningarna som Aristoteles tar upp däri. Aristoteles skiljer på tre olika former av styrelseskick: enmans-, fåtals- och flervälde. (Denna uppdelning är inte Aristoteles egen, utan går tillbaka åtminstone till Herodotos.) Vart och ett av dessa styrelseskick kan ha en god och en dålig form. I den goda formen arbetar staten för det allmänna intresset, medan i den dåliga formen gynnar staten endast den makthavande gruppen. Politeia är enligt Aristoteles den goda formen av flervälde, som kännetecknas av lagstyre och maktdelning mellan olika organ, samt ett brett deltagande, dock inte så omfattande som i den atenska demokratin. Den dåliga formen av flervälde var demokrati, något som för Aristoteles (och många senare författare) kom att betyda "pöbelvälde", där den fattiga massan styrde i sitt egenintresse. Detta var inte den allenarådande definitionen av ordet i det klassiska Grekland: ledarna för den atenska demokratin (till exempel Perikles) använde ordet med betydligt mer positiva underbetydelser. (sv)
  • Politeja (πολιτεία) to greckie pojęcie myśli politycznej, znane szczególnie z prac Platona oraz Arystotelesa. Wywodzone od słowa polis („państwo-miasto”), ma szereg znaczeń, od „praw obywateli” po „formę ustroju”. (pl)
  • Politeia (do grego antigo: Πολιτεία ou Πολίτευμα, transl. Politeía ou Políteuma) era originalmente um termo usado na Grécia Antiga para se referir às muitas cidades-estado (pólis) que possuíam uma assembleia de cidadãos como parte de seu processo político. O sufrágio em tais democracias não incluía mulheres, escravos, servos ou estrangeiros. Assim, os cidadãos votantes geralmente eram apenas uma minoria de homens adultos. Segundo o historiador Tucídides, a pólis são os homens. A ideia de um Estado separado dos cidadãos era inconcebível na antiga Atenas. Embora quase sempre traduzido como constituição, o significado do termo é bem mais amplo e complexo. (pt)
  • Політія (політея, грец. πολιτεία) — давньогрецьке слово і поняття. (uk)
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  • Η πολιτεία είναι όρος της πολιτικής επιστήμης και φιλοσοφίας ο οποίος αρχικά εμφανίστηκε στην αρχαία Ελλάδα, και εξετάστηκε ιδιαίτερα μέσω των έργων του Πλάτωνα και του Αριστοτέλη κατά τον 4ο αιώνα π.Χ., και μετέπειτα από τους Ρωμαίους ξεκινώντας με τον Κικέρωνα τον 1ο αιώνα π.Χ.. Δεν υπάρχει καθολικά αποδεκτός ορισμός ο οποίος να περιορίζει τη χρήση της λέξης σε μια μόνο κοινή έννοια, και μπορεί να αναφέρεται σε διάφορα θέματα, από τα δικαιώματα του πολίτη ενός κράτους, το σύνολο της κοινωνίας των πολιτών, έως και τη μορφή διακυβέρνησης. (el)
  • Politeia (πολιτεία) is an ancient Greek word used in Greek political thought, especially that of Plato and Aristotle. Derived from the word polis ("city-state"), it has a range of meanings from "the rights of citizens" to a "form of government". (en)
  • La politie (du grec ancien : πολιτεία / politeia, « régime politique, gouvernement ») est un concept de philosophie politique qui désigne le régime politique, la forme de gouvernement. Si chez Platon, dans la République, la politeia désigne le régime politique en tant que tel dans le cadre d'une Cité-État, le sens du concept glisse avec le temps. Ainsi, chez Aristote, dans la Politique, la politeia est le nom donné au gouvernement mixte qui mélange des aspects de l'oligarchie et de la démocratie. (fr)
  • Politeja (πολιτεία) to greckie pojęcie myśli politycznej, znane szczególnie z prac Platona oraz Arystotelesa. Wywodzone od słowa polis („państwo-miasto”), ma szereg znaczeń, od „praw obywateli” po „formę ustroju”. (pl)
  • Політія (політея, грец. πολιτεία) — давньогрецьке слово і поняття. (uk)
  • Die Politie (altgriechisch πολιτεία politeía) ist laut Aristoteles die Bezeichnung für ein Gemeinwesen, das von den Vernünftigen bzw. Besonnenen seiner Mitglieder gelenkt und geleitet wird. In Aristoteles’ Politik gehört die Politie zu den guten Herrschaftsformen, sie ist die legitime Mehrheitsherrschaft. Weitergehend beschrieben ist die Politie in Literatur zu Aristoteles’ Politik. (de)
  • Politeía (en griego antiguo, Πολιτεία) es un término griego antiguo sin traducción clara en español. Según Laura Sancho «es un concepto griego intraducible».​ Aunque según esta historiadora es incorrecto, opta por traducirlo por el término «constitución», significado próximo al dado por Aristóteles, quien se había ocupado de las instituciones políticas y de cómo los grupos sociales se distribuían la participación en ellas según fuera la forma de constitución.​ Para Manuela García Valdés, la noción aristotélica de politeía es el régimen que implica el gobierno de las clases medias bajo una constitución y de acuerdo a la ley.​ (es)
  • Politeia (πολιτεία) è un termine proveniente dal greco antico che generalmente viene tradotto in italiano con «costituzione», ma che ha in realtà un significato ben più ampio e complesso: un'unica parola che ricomprende i concetti di forma di stato e forma di governo, intese come forme di distribuzione del potere e modalità di accesso alle cariche politiche. (it)
  • Politeia (Oudgrieks πολιτεία), afgeleid van polis, betekent zoveel als staatsregeling. Deze verschilde van polis tot polis en de definitie van polites (Oudgrieks πολίτης) konden dan ook veel verschillen. Aristoteles geeft ons een strikte definitie van polites: πολίτης δ' ἁπλῶς οὐδενὶ τῶν ἄλλων ὁρίζεται μᾶλλον ἢ τῷ μετέχειν κρίσεως καὶ ἀρχῆς.Een burger is niet anders te definiëren dan als iemand die deelneemt aan de rechtspraak en in het bestuur. (nl)
  • Politeia (do grego antigo: Πολιτεία ou Πολίτευμα, transl. Politeía ou Políteuma) era originalmente um termo usado na Grécia Antiga para se referir às muitas cidades-estado (pólis) que possuíam uma assembleia de cidadãos como parte de seu processo político. (pt)
  • Politeia, grekiskt ord med den ungefärliga betydelsen "statsförfattning". Hos Aristoteles kan termen avse dels namnet på det verk om politik som på svenska vanligen kallas Politiken, men också en av de tre "goda" statsförfattningarna som Aristoteles tar upp däri. (sv)
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  • Politie (de)
  • Πολιτεία (αρχαία Ελλάδα) (el)
  • Politeia (es)
  • Politie (fr)
  • Politeia (it)
  • Politeja (pl)
  • Politeia (en)
  • Politeia (Griekse oudheid) (nl)
  • Politeia (pt)
  • Політія (uk)
  • Politeia (sv)
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