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The Castel Volturno massacre (Italian: Strage di Castel Volturno or Strage di San Gennaro) is the name given by the Italian press to a mass shooting perpetrated by the Casalesi clan in which seven people were killed on 18 September 2008. The massacre outside the Ob Ob Exotic Fashion tailor shop on the Via Domitiana was widely characterized as part of a growing conflict between the native Camorra and the immigrant African drug gangs. Murdered were Antonio Celiento, the owner of an arcade next to Baia Verde, and six African immigrants: Samuel Kwaku, 26 (Togo); Alaj Ababa (Togo); Francis Antwi, 31 (Ghana); Eric Affum Yeboah, 25 (Ghana); Alex Geemes, 28 (Liberia) and Cristopher Adams, 28 (Liberia). Joseph Ayimbora (Ghana), 34, survived by feigning death; he later helped identify the killers. N

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  • The Castel Volturno massacre (Italian: Strage di Castel Volturno or Strage di San Gennaro) is the name given by the Italian press to a mass shooting perpetrated by the Casalesi clan in which seven people were killed on 18 September 2008. The massacre outside the Ob Ob Exotic Fashion tailor shop on the Via Domitiana was widely characterized as part of a growing conflict between the native Camorra and the immigrant African drug gangs. Murdered were Antonio Celiento, the owner of an arcade next to Baia Verde, and six African immigrants: Samuel Kwaku, 26 (Togo); Alaj Ababa (Togo); Francis Antwi, 31 (Ghana); Eric Affum Yeboah, 25 (Ghana); Alex Geemes, 28 (Liberia) and Cristopher Adams, 28 (Liberia). Joseph Ayimbora (Ghana), 34, survived by feigning death; he later helped identify the killers. None of the African victims were involved in criminal activities and were chosen at random. The murders sparked violent protests from Castel Volturno's immigrant community the following day, which culminated in the signing of measures launched by the Ministry of Interior and the Ministry of Defense on combating organized crime and illegal immigration to Caserta. The Africans' killers were identified as Alfonso Cesarano, Alessandro Cirillo and Oreste Spagnuolo. A further three people, Francesco Cirillo, Emilio Di Caterino and Giovanni Letizia, have been suspected of involvement in the murders, which were ordered by Giuseppe Setola, affiliated with the Casalesi clan. (en)
  • La strage di Castel Volturno (detta anche strage di San Gennaro) è stato un fatto di sangue causato dalla camorra a opera della fazione del Clan dei Casalesi facente riferimento al boss stragista Giuseppe Setola, avvenuta la sera di giovedì 18 settembre 2008, che ha portato alla morte del pregiudicato Antonio Celiento (gestore di una sala giochi di Baia Verde, frazione di Castel Volturno, sospettato di essere un informatore delle forze dell'ordine) e di sei immigrati africani, vittime innocenti della strage, in due blitz distinti da parte dello stesso gruppo di fuoco, avvenuti a mezz'ora di distanza l'uno dall'altro. Gli immigrati africani si chiamavano Kwame Antwi Julius Francis, Affun Yeboa Eric, Christopher Adams del Ghana, El Hadji Ababa e Samuel Kwako del Togo e Jeemes Alex della Liberia e si trovavano presso la sartoria Ob Ob Exotic Fashion a Ischitella, altra frazione di Castel Volturno. Dagli accertamenti effettuati dagli inquirenti, successivamente alla strage, è emerso che nessuno degli immigrati (tutti giovanissimi, il più vecchio aveva poco più di trent'anni) era coinvolto in attività di tipo criminale e che nessuno di loro era legato alla camorra locale né alla cosiddetta "mafia nigeriana", la quale, poco lontano da lì, all'ex hotel Zagarella, gestisce la piazza dello spaccio e il giro di prostituzione di ragazze africane per conto della potente camorra locale. Il massacro degli immigrati, attuato con modalità inedite, causò il giorno successivo una sommossa della comunità immigrata contro la criminalità organizzata e contro le autorità, chiedendo che gli assassini venissero assicurati alla giustizia, un episodio unico nell'intera storia d'Italia. Per fronteggiare la delicata situazione che si era determinata furono immediatamente predisposti dei provvedimenti urgenti varati dal Ministero dell'Interno e dal Ministero della Difesa sulla lotta alla criminalità organizzata casertana e all'immigrazione clandestina. Uno degli immigrati che si trovavano all'interno della sartoria, Joseph Ayimbora, un cittadino ghanese che abitava a Castel Volturno da otto anni, sopravvissuto fingendosi morto, nonostante la mitragliata di colpi che lo aveva centrato alle gambe e all'addome, riuscì ad avere il tempo di guardare in faccia chi gli aveva sparato e altre due persone. In seguito la sua testimonianza è stata decisiva per riconoscere gli autori della strage. Joseph Ayimbora è poi anch'egli deceduto a causa di un aneurisma cerebrale nel febbraio 2012. (it)
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  • Baia Verde, a suburb of the Castel Volturno municipality in the province of Caserta (en)
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  • Control of the drug market and real estate (en)
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  • Strage di Castel Volturno (en)
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  • Gangsters from the Casalesi clan. It was performed by Alfonso Cesarano, Alessandro Cirillo and Oreste Spagnuolo, with the suspected involvement of Francesco Cirillo, Emilio Di Caterino and Giovanni Letizia, on the orders of Giuseppe Setola. (en)
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  • Owner of an arcade, six drug traffickers (en)
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  • Castel Volturno massacre (en)
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  • The Castel Volturno massacre (Italian: Strage di Castel Volturno or Strage di San Gennaro) is the name given by the Italian press to a mass shooting perpetrated by the Casalesi clan in which seven people were killed on 18 September 2008. The massacre outside the Ob Ob Exotic Fashion tailor shop on the Via Domitiana was widely characterized as part of a growing conflict between the native Camorra and the immigrant African drug gangs. Murdered were Antonio Celiento, the owner of an arcade next to Baia Verde, and six African immigrants: Samuel Kwaku, 26 (Togo); Alaj Ababa (Togo); Francis Antwi, 31 (Ghana); Eric Affum Yeboah, 25 (Ghana); Alex Geemes, 28 (Liberia) and Cristopher Adams, 28 (Liberia). Joseph Ayimbora (Ghana), 34, survived by feigning death; he later helped identify the killers. N (en)
  • La strage di Castel Volturno (detta anche strage di San Gennaro) è stato un fatto di sangue causato dalla camorra a opera della fazione del Clan dei Casalesi facente riferimento al boss stragista Giuseppe Setola, avvenuta la sera di giovedì 18 settembre 2008, che ha portato alla morte del pregiudicato Antonio Celiento (gestore di una sala giochi di Baia Verde, frazione di Castel Volturno, sospettato di essere un informatore delle forze dell'ordine) e di sei immigrati africani, vittime innocenti della strage, in due blitz distinti da parte dello stesso gruppo di fuoco, avvenuti a mezz'ora di distanza l'uno dall'altro. (it)
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  • Castel Volturno massacre (en)
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