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| - Salv'a lo vescovo senato, also known as the Cantilena giullaresca, because it was written for performance by a jongleur, or Ritmo laurenziano, because it was found in a codex (Santa Croce XV, IV) of the Biblioteca Mediceo Laurenziana in Florence, is a lyric poem in the Tuscan language. It was probably composed in the third quarter of the twelfth century (1150–71) by a Tuscan poet. It is the earliest surviving piece of poetry in an unmistakably Italian dialect. (en)
- Salv'a lo vescovo senato conosciuto come Cantilena giullaresca, o Ritmo laurenziano perché ritrovato in un codice della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, è un componimento poetico che risale agli ultimi anni del XII secolo o al principio del XIII scritto in volgare da un giullare toscano. (it)
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| - Salv'a lo vescovo senato, also known as the Cantilena giullaresca, because it was written for performance by a jongleur, or Ritmo laurenziano, because it was found in a codex (Santa Croce XV, IV) of the Biblioteca Mediceo Laurenziana in Florence, is a lyric poem in the Tuscan language. It was probably composed in the third quarter of the twelfth century (1150–71) by a Tuscan poet. It is the earliest surviving piece of poetry in an unmistakably Italian dialect. Salv'a lo vescovo senato comprises twenty monorhyming ottonari. In the same manuscript is found a martyrology. Two internal references in the poem constrain its dating: a mention of , Bishop of Volterra from 1150 to 1157, and of , Bishop of Osimo from 1151 to 1157. Bruno Migliorini describes the poem: Il giullare si rivolge a un vescovo (Villano, arcivescovo di Pisa, secondo l'ipotesi del Cesareo, accolta dal Mazzoni) facendone lodi sperticate e pronosticandogli nientemeno che il pontificato, con la speranza di ottenere in dono un cavallo: se lo ottiene, lo mostrerà al vescovo di Volterra, Galgano.The jongleur addresses a bishop making drawn-out praises and go so far as to predict for him a pontificate, in the hopes of obtaining a horse: if he obtains it, he will show it to the bishop of Volterra, Galgano. (en)
- Salv'a lo vescovo senato conosciuto come Cantilena giullaresca, o Ritmo laurenziano perché ritrovato in un codice della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, è un componimento poetico che risale agli ultimi anni del XII secolo o al principio del XIII scritto in volgare da un giullare toscano. Si tratta di venti doppi ottonari e novenari monorimi, articolati in tre lasse (la terza delle quali in rime imperfette), scritti nell'ultima pagina di un codice laurenziano che contiene un Martirologio ed è rivolto a un vescovo pisano di nome Villano (forse Villano Villani) per ottenere in dono un cavallo. Così scrive Bruno Migliorini: "Il giullare si rivolge a un vescovo (Villano, arcivescovo di Pisa, secondo l'ipotesi del Cesareo, accolta dal Mazzoni) facendone lodi sperticate e pronosticandogli nientemeno che il pontificato, con la speranza di ottenere in dono un cavallo: se lo ottiene, lo mostrerà al vescovo di Volterra, Galgano". (it)
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